STREET PHOTOGRAPHY, SOLO SCATTO SINGOLO O QUALCOSA DI PIÙ?
di Stefano Mirabella
“Fotografia di strada”, un approccio fotografico con il quale si intende raccontare il quotidiano tramite il proprio occhio, il proprio punto di vista, attraverso scene o situazioni particolari, singolari, o se vogliamo addirittura uniche. Tale unicità farà si che l’immagine, per contenuto o forza visiva, abbia la capacità di vivere di vita propria, di sostenersi in modo autonomo, uno scatto singolo quindi, insomma un’unica piccola grande storia.
Molti fotografi associano alla parola StreetPhotography questo concetto di “scatto singolo”, asserendo che il dover “ragionare o pensare” per serie o progetti, possa distoglierli dalla ricerca del momento decisivo.
Una convinzione legittima ma del tutto personale, non una verità assoluta, ci sono grandi fotografi che con la loro opera hanno testimoniato come si possa lavorare bene seguendo entrambi i differenti modi di intendere e interpretare la fotografia di strada, o addirittura come ci si possa “evolvere” e passare da una ricerca orientata esclusivamente attraverso la foto singola, alla realizzazione di veri e propri “lavori seriali” o addirittura reportage. Insomma secondo me, un approccio non esclude l’altro.
Spesso nel percorso di un fotografo di strada ad un certo punto viene quasi naturale iniziare a ragionare per serie, si può cominciare semplicemente incrementando mano mano delle “cartelle” tematiche dove inserire degli scatti che hanno qualcosa in comune, oppure concentrarsi e portare avanti in maniera decisa e sistematica la propria idea di serie fotografica.
Per funzionare, una serie fotografica deve possedere dei requisiti che le permettano di incuriosire lo spettatore, non annoiarlo (la serie fotografica è spesso di sua natura ripetitiva)
- Originalità dell’idea
- Coerenza visiva ed estetica
- Coerenza concettuale
La buona idea, e la ricerca di originalità, è alla base di una serie fotografica riuscita. Sicuramente la cosa più difficile da concepire e realizzare, ma sicuramente quella che ne determinerà il successo.
Le fotografie che compongono la serie devono essere coerenti dal punto di vista estetico, non ci possono essere immagini forti e altre deboli, quest’alternanza penalizzerebbe sicuramente il lavoro e lo renderebbe poco incisivo.
Le fotografie devono essere coerenti all’idea di base, il filone deve essere ovviamente lo stesso, come possibilmente il “linguaggio” con il quale si sta raccontando la storia e perché no, il formato.
Rispettando i tre punti di cui sopra, dovremmo essere in grado di realizzare un lavoro che funzioni, ricordandoci che originalità non significa per forza di cose idee strambe o irrealizzabili, spesso le idee più originali sono di una semplicità disarmante.
Un lavoro che secondo me riassume pienamente i concetti appena elencati è “The Neighbors” di Arne Svenson, guardatelo con attenzione e fatemi sapere.
Per quanto mi riguarda vi presento una serie che ho realizzato un paio di anni fa “ Shadows” l’idea è stata quella di rappresentare e raffigurare delle persone, nel loro ambiente urbano, tramite i contrasti dettati dalla loro figura e quella delle loro ombre proiettate qua e là.
© Stefano Mirabella