Osservare e poi scattare
di Stefano Mirabella
di Stefano Mirabella
Molto spesso sento dire che la street photograhy è sempre e solo questione di attimi, di immediatezza e che quindi si può fare a meno della cura formale in fase di scatto, ovviamente sono punti di vista e di concezione fotografica.
Il mio punto di vista però è questo… la ricerca dell’attimo e la predisposizione a catturare un momento particolare, sono al centro della filosofia street e per quanto mi riguarda il quotidiano va anche in qualche modo rivisitato e reinterpretato (questo sarà il valore aggiunto delle proprie fotografie) l’idea e l’intenzione del fotografo devono essere però sempre presenti, in qualche modo non dobbiamo essere semplici spettatori, o addirittura vittime del “momento”.
Qui arriva il difficile… il momento va inseguito ma anche GESTITO, dove possibile dobbiamo riuscire a “incastrarlo” in una situazione fotografica funzionale e gradevole.
Per riuscire in questo dobbiamo imparare ad OSSERVARE e non solo a scattare in modo compulsivo, nella speranza che uno scatto buono esca dalle centinaia realizzati in pochi minuti.
Quindi osservare, valutare la scena e il luogo in cui ci troviamo, PENSARE alla fotografia che vogliamo tirare fuori. L’osservazione deve essere rivolta agli elementi presenti nella scena individuata e ragionare su quelli (visivi di luce ecc) che possano in qualche modo contribuire a CREARE una situazione particolare, una situazione surreale, una situazione che solo il fotografo in questione è stato in grado di VEDERE e catturare in quel preciso momento.
In quest’ottica la fotografia di strada diventa anche RAGIONAMENTO, attesa, non solo ricerca del momento fine a se stesso. E’ in questo preciso contesto che si può pensare ad uno scatto su più livelli, uno scatto complesso, dove le situazioni siano molteplici, una fotografia stratificata, che obblighi lo spettatore ad osservarla meglio, con più cura e attenzione, per scoprirne le varie componenti.
Un’altra cosa a cui faccio attenzione e che reputo fondamentale, è la capacità di ASTRAZIONE. Il saper isolare la scena, rispetto all’infinità di cose che il nostro sguardo cattura e dalle quali viene inevitabilmente distratto, è importantissimo.
L’immagine funziona molto meglio se la scena è “pulita”, il che non vuol dire semplice, la forza del momento ne beneficia e l’attenzione dello spettatore verrà subito incanalata verso il focus, il punctum, dello scatto. In tal senso trovo esemplificative e funzionali concettualmente, le fotografie di Franco Fontana, la forza delle sue foto di paesaggio è in ciò che elimina nel momento del click.
Il PUNTCTUM…..Roland Barthes diceva che ogni fotografia degna di questo nome possiede un “quid” preciso, un punto, anzi un punctum, che attira la nostra attenzione. E’ questo punctum che esce dalla banalità e rivela lo sguardo del fotografo.
Quindi in fase di editing e selezione, dopo un’uscita fotografica, sottopongo me e i miei scatti a questa domanda: Riesci facilmente ad individuare un punctum in questa foto?
Può essere un primo parametro per selezionare e scegliere con accuratezza i pochi scatti da “tenere”
© Stefano Mirabella