6 mesi di Leica Q
di Stefano Mirabella
Sono ormai più di 6 mesi che ho il piacere di fotografare e raccontare la strada con la Leica Q, una macchina che, ancor prima della sua uscita sul mercato mi fu presentata come strumento ideale per il mio lavoro. Ovviamente non ha assolutamente tradito le attese.
Le potenzialità della Q mi furono subito estremamente chiare sino dal secondo giorno di utilizzo. Era una mattina dello scorso Ottobre ed ero seduto all’interno di un mezzo pubblico a Roma, direzione centro città per alcuni scatti di prova. All’improvviso un tizio mi si palesò davanti, intento a leggere un quotidiano, una scena apparentemente banale, ma la pubblicità presente sull’ultima pagina del quotidiano mi spinse a prendere la Q dallo zaino, accenderla e scattare, preoccupandomi solo di alzare gli ISO (dai 100 del giorno prima passai a 1600) la macchina era impostata su priorità di tempi, 1/500sec. e così rimase, sapevo di aver poco tempo. Una delle prime cose che si impara documentando il quotidiano è l’assoluta velocità con la quale si consumano la maggior parte delle scene. Infatti ebbi solo il tempo di fare due scatti, dopo di che il tizio voltò pagina e la scena vista sparì improvvisamente.
Con calma dopo aver scaricato le foto, mi accorsi non solo di aver fatto in tempo a ritrarre la scena così come l’avevo vista, ma che il file, nonostante gli ISO elevati, era sorprendentemente nitido e leggibile. La pubblicità che campeggiava sulla pagina del quotidiano presentava alcune scritte, risultate incredibilmente leggibili anche dopo aver ingrandito e delimitato la zona. Di seguito lo scatto e gli ingrandimenti di cui sopra:
Tra poco entrerò nel dettaglio delle caratteristiche della macchina, ma se dovessi riassumere e sintetizzare le doti principali della Q direi assolutamente, velocità d’esecuzione e altissima qualità dl file. Rispetto a molte altre macchine usate finora l’immagine risulta leggibile e perfettamente nitida, anche lontani dalla zona di messa a fuoco, tutto merito ovviamente del sensore full frame da 24 Mega Pixel e dell’indiscutibile qualità dell’obiettivo, un Summilux Asferico da 28mm, F/1.7
Un’altra caratteristica che apprezzo molto è la possibilità di mettere a fuoco in diversi modi e sempre con estrema accuratezza, sfruttando il velocissimo autofocus (il più veloce della categoria), affidandosi all’iperfocale e ovviamente utilizzando il fuoco manuale, che con l’assistenza digitale del focus peaking diventa precisissimo.
La robustezza e le dimensioni contenute ne fanno uno strumento ideale per muoversi in strada, tra la gente, discreti e silenziosi.
L’ottima resa anche a ISO alti può permettere a tutti di lavorare sempre con tempi veloci e quindi senza la preoccupazione di perdere l’attimo così tanto caro ai fotografi di strada.
Le foto che seguono fanno parte di una selezione di scatti realizzati in questi primi sei mesi di utilizzo.
C’è ancora molta strada da fare, ma la percorrerò sempre e comunque in compagnia della LeicaQ!!!
© Stefano Mirabella