Un pomeriggio di street photography a Milano
di Pietro Baroni
Avere in mano una Leica Q e il suo 28mm Summilux è qualcosa di magico e sublime per chi ama la street photography.
Nella mia esperienza professionale di fotografo ho provato a usare spesso delle compatte digitali ma sempre con scarsa passione.
Leica Q è qualcosa di assolutamente diverso. Mai provato prima. Il feeling è immediato. Capisci dal primo momento che ti stai relazionando con qualcosa di speciale e unico.
Appena hai in mano la camera cogli immediatamente la sua robustezza e facilità d’uso.
Per prima cosa il tatto.
Hai la percezione reale di avere in mano un oggetto solido, resistente, piacevole al tocco.
Poi la semplicità di utilizzo.
Ghiere meccaniche e pochi tasti (solo quelli che servono). Tutto è rapido e veloce. Immediato.
Diaframmi, tempi, messa a fuoco. Facilità disarmante.
Parliamo ora della messa a fuoco, che nella street photography è fondamentale.
Ci sono varie modalità, tutte efficienti e veloci.
Partendo dall’antica e per fortuna mai morta tecnica di iperfocale che risolve tantissimi problemi con Leica Q abbiamo a disposizione aiuti rapidi per il fuoco manuale con un focus peaking precisissimo.
Chi invece preferisce l’autofocus c’è l’imbarazzo delle scelta: mesa a fuoco singola, multiarea, continua, a inseguimento, al tocco sul display.
Io ho trovato meravigliosa la funzione di messa a fuoco e scatto immediato col tocco sul display.
Niente di più veloce e rapido se si vogliono usare diaframmi aperti e quindi quando è poco pratico o pressoché impossibile lavorare in iperfocale.
Ho passeggiato per due ore nel centro di Milano e realizzare “candy pictures” con Leica Q è divertentissimo.
Riesci a essere discreto, rapido, invisibile quanto basta per portare a casa scatti davvero interessanti e piacevoli.
Poi la focale è perfetta per quello che richiede la street photography: un 28 mm che ti permette di realizzare tutto quello che hai in mente: paesaggi urbani, ritratti ambientati, scene di gruppo.
Insomma, ho trovato finalmente la “mia” camera ideale per il reportage urbano.
Direi perfetta anche per le vacanze e il trekking. Quando si vuole essere leggeri ma non si vuole rinunciare alla estrema qualità.
© Pietro Baroni