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LA FOTOGRAFIA DI VIAGGIO HA SOLTANTO ALCUNE REGOLE, LE VOSTRE.

di Pietro Baroni

Volete tornare da un viaggio in India con un progetto finito e pronto ad essere presentato agli amici senza che si annoino?

Volete tornare da un tour lungo la Route 66 con la possibilità di presentare il vostro lavoro ad una lettura portfolio senza che l’editor vi dica “visto mille volte”?

Volete dare dignità alle foto di vacanze perché non siano solo “foto di vacanze”?

Allora datevi e seguite delle regole.

Che scegliete voi.

In base a quello che vi piace fotografare, ai fotografi che amate e stimate, in relazione alle vostre peculiarità di osservare il mondo.

Partite per un viaggio dandovi dei compiti.

Uscite con lo zaino o la valigia con già in testa la volontà di realizzare un “progetto”.

E concentratevi su quello.

L’idea giusta può arrivarvi anche sul luogo, oppure cambiare dopo qualche giorno. Siate flessibili ma nello stesso momento intransigenti.

Non fotografate tutto.

Non realizzate “belle foto”.

Scattate foto funzionali all’idea che avete avuto e che state seguendo.

Così tornerete sicuramente a casa con qualcosa di coerente e compiuto.

E non pieni di belle foto ma che tra loro non ci “azzeccano” nulla.

Per prima cosa chiedetevi PERCHE’ volete raccontare qualcosa di quel luogo.

Perché è interessante? Perché volete scattare fotografie in quel posto? Perché non vi basta guardarlo e viverlo? Quali emozioni vi suscita? Che pensieri vi fa fare? Ci sono incontri stimolanti? Ci sono storie da raccontare? Ci sono colori particolari? Ci sono cose da mangiare che vi colpiscono?

Poi concentratevi su COME farlo, in base alle vostre caratteristiche di fotografo (vi piace di più il ritratto, il paesaggio, le relazioni con le persone, la vita notturna, lo sport, la cucina….) e in base alla camera e alle ottiche che avete (digitale o pellicola, una Sofort per le foto istantanee, ottiche lunghe o corte, zoom o lenti fisse, camere leggere o pesanti).

Tutto deve contribuire a sapere le possibilità che avete.

Infine decidete COSA fotografare.

E questo lo lascio a voi.

Datevi come obiettivo quello di tornare con 50 foto buone. Per poi sfrondare e arrivare ad un portfolio di 15-20 foto massimo.

Come esempio vi lascio un lavoro che ho realizzato in Cina tra Shanghai e Pechino.

Ero con un amico per un viaggio di due settimane e mi sono concentrato sul rosa e le sue sfumature (fino al rosso) che vedevo in giro per strada.

Ho fotografato solo con un 50mm fisso.

Il fil rouge del mio micro progetto era il colore tanto che ho chiamato la mia storia “Pink China”.

Persone, dettagli, paesaggi urbani. Tutto porta al “rosa”.

Questa semplice regola ha dato coerenza al lavoro e reso il tutto più interessante.

Avere delle regole che ci si è dati allena cervello e occhio a fotografare con più coscienza e diventa anche molto più divertente.

© Pietro Baroni

www.pietrobaroni.com

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