IL MITO DELLA BORSA PERFETTA
di Maurizio Beucci
Uno dei dubbi che più affligge chi si avvicina alla fotografia per la prima volta, è la scelta della borsa ideale per la propria attrezzatura.
L’argomento però non è tanto scontato quanto si potrebbe pensare.
CAMERA PROTECTOR E CUSTODIE TRAPEZOIDALI
Quando si inizia a fotografare spesso ci si affida alle custodie più che a vere e proprie borse fotografiche, probabilmente dietro consiglio del negoziante di fiducia siamo spinti all’acquisto di una custodia di quelle a forma “trapezoidale”, avete presente quelle con la forma che ricorda vagamente un imbuto?
Quel tipo di custodia difficilmente rappresenta l’ideale per chi vuole fare fotografia e/o ampliare il proprio corredo. Ha il vantaggio di proteggere sufficientemente bene la vostra fotocamera, magari con un obiettivo zoom sempre montato, ma il grande limite è proprio quello legato allo spazio a disposizione: non ne ha e spesso il gesto di estrarre e riporre la macchina fotografica nella custodia diventa lento.
Un’altra cosa da considerare, è che risulta facilmente riconoscibile! Tenetelo a mente se vi muovete in zone meno sicure: le borse più anonime vi offriranno un po’ di tranquillità in più e a quel punto. In alternativa vi suggerisco piuttosto di usare un semplice “camera protector” (vedi foto in basso), ovvero una custodia di neoprene, leggera e comoda, che quando non è usata, può essere ripiegata in un tascone della giacca.
Posso scommettere che acquistando una custodia trapezoidale in poco tempo vi ritroverete a cercare anche una borsa, o comunque succederà non appena aggiungerete un secondo obiettivo o qualche accessorio al vostro corredo. Sarà quello il momento in cui inizierete ad avere qualche grattacapo in più: cos’è meglio? Una borsa a tracolla o uno zaino fotografico? Una borsa di tipo “messenger” o una borsa da corredo?
Vorrei condividere con voi il segreto di Pulcinella:
non esiste una borsa perfetta per tutto, ma esistono borse ideali per ogni situazione.
Personalmente porto spesso la fotocamera a spalla senza una borsa, ho giusto un paio di card e una batteria di riserva in tasca, ma quando devo muovermi per un lavoro, per una giornata o per un viaggio, allora inizio col valutare l’attrezzatura di cui avrò bisogno e soltanto dopo scelgo la borsa da usare.
Negli anni ho collezionato mio malgrado una serie (quasi) infinita di borse fotografiche e zaini, il caso vuole che ora abbia:
3 zaini fotografici differenti (troppi!)
1 borsa “messenger” di media grandezza
1 borsa “messenger” molto piccola
1 borsa a spallaccio per un corredo completo
Nessuna di queste soluzioni è perfetta, però posso dirvi che cosa utilizzo e quando.
ZAINI
Gli zaini sono la prima scelta quando lavoro su progetti fotografici personali, quando so di dover camminare molto dovendo portare anche il computer portatile, o quando rimango a lungo lontano da casa.
Tenete però conto che gli zaini saranno i vostri nemici numero uno quando vi troverete al caldo… la schiena vuole respirare!
Valutate la robustezza di uno zaino, cercate quelli che hanno i divisori interni meno flessibili e in grado di assorbire urti. Per esperienza consiglio di non acquistare quelli con divisori troppo esili, perché il danno più grave che uno zaino possa causarvi è quello di rovinare l’attrezzatura quando questa non rimane nel proprio scompartimento, passando da una cella all’altra.
Fate molta attenzione a questo ultimo punto, perché quando userete lo zaino, probabilmente avrete con voi tutta la vostra attrezzatura e vorrete renderla facilmente accessibile senza rovinarla.
BORSA MESSENGER MEDIA
La borsa messenger di media grandezza è la mia preferita, ospita comodamente un computer portatile o un tablet e i miei due corpi macchina Leica M con obiettivi montati (Leica M10 con un 28mm e Leica M-Monochrom Typ 246 con un 35mm). A volte porto anche un 50mm o un 90mm e ho sempre un flash (SF-40 o SF-24D) con cavo in una delle tasche.
Questo è ciò che mi piace della messenger media: avere un corredo quasi completo in una borsa estremamente contenuta, leggera e poco appariscente (ma è anche in generale uno dei vantaggi di un corredo Leica M).
BORSA MESSENGER PICCOLA
Uso una borsa messenger piccola quando scelgo di scattare con una sola fotocamera e viaggiare leggero. In questo caso, la messenger piccolina mi permette di avere una Leica M, un flash (SF-40 o SF-24D), il cavo flash, una batteria di scorta e qualche scheda di memoria in più. Mi piace sempre molto e soprattutto rimane piccola, leggera e (possibilmente) impermeabile.
BORSA CORREDO GRANDE
Infine, utilizzo la borsa per corredo completo (a spallaccio) quando lavoro in un backstage, un evento, un matrimonio o un viaggio nel quale ho bisogno di un accesso rapido a molta più attrezzatura di quella che potrei portare con la “messenger” media.
Nella borsa per corredo completo riesco a far stare tutta la mia attrezzatura tranne il computer portatile.
Le borse per corredo negli ultimi anni si sono perse un po’ d’uso, spesso a vantaggio degli zaini fotografici, io però continuo a considerarle una delle possibilità più versatili.
Se poi usate un tablet o uno smartphone al posto del computer portatile, non avrete problemi ad usarla sempre.
La borsa per corredo offre la possibilità di portare due o tre corpi macchina, un paio di ottiche aggiuntive e una serie di “gadget” che sono fondamentali quando si lavora. Offre grande protezione grazie ai singoli alloggiamenti e consente un accesso rapido a tutto (al contrario dello zaino, che deve sempre essere tolto dalle spalle prima di essere aperto, ricordatelo!).
Oltre ai corpi e alle ottiche, nella borsa trovano sempre spazio un paio di flash, i cavi, i trigger wireless, le batterie di ricambio (flash e fotocamera), il box per le schede di memoria, il caricabatterie, il Battery Pack per il flash SF-58 (o SF-64) e anche un mini treppiedi Leica che posso smontare in due parti.
Come vi dicevo all’inizio, non esiste la borsa perfetta e non preoccupatevi se siete nella fase in cui ne avete appena acquistata una e ne volete un’altra, probabilmente non è un disturbo ossessivo-compulsivo, ma una vera necessità! ;)
© Maurizio Beucci
instagram @mauriziobeucci