Leica M-P: Street Photography con il 21mm
di Eolo Perfido
Mi è da poco arrivato un meraviglioso 21mm Elmarit f/2.8 per la mia Leica M-P (Typ 240). Ho quindi deciso di far riposare qualche giorno la Leica Q per potermi dedicare al nuovo obiettivo grandangolare.
Ho testato il 21 millimetri in una serie di sessioni nel centro di Roma, sul mare della capitale e durante un viaggio a Siena, dove sono stato invitato a Palazzo Patrizi per una conferenza sulla mia Street Photography.
Una volta montato il Leica Finder, la prima cosa che ho notato è che, come mi aspettavo, la scena ripresa dal 21 millimetri è molto più ampia di quella osservabile con il 28mm della Leica Q. Il fotogramma diventa quindi più difficile da comporre perché entrano in gioco e vanno considerati molti più elementi. Una difficoltà iniziale che, una volta comprese le caratteristiche dell’obiettivo, diventerà l’opportunità per scattare fotografie inimmaginabili con un obiettivo diverso.
Un’altra particolarità che subito si nota con questo obiettivo è che bisogna avvicinarsi davvero molto ai soggetti per catturare i volti e le espressioni. Sono già abituato ad avvicinarmi molto utilizzando il 28 ed il 35, ma il 21 è davvero un’altra storia.
Ci si avvicina talmente alle persone che a volte si deve stare attenti a non sbatterci contro. Non sto dicendo che per scattare belle foto con il 21 millimetri bisogna avvicinarsi ad ogni costo, ma se si possiede questo grandangolare vi invito a provare ad utilizzarlo emulando magari fotografi come Bruce Gilden o William Klein che della vicinanza ai soggetti hanno fatto la loro cifra stilistica.
William Klein disse in un’intervista: “Io fotografo quello che mi trovo davanti. Mi avvicino il più possibile ed utilizzo il grandangolare per poter inserire quanta più vita nel fotogramma”.
Anche le riprese senza guardare nel telemetro si fanno più interessanti aggiungendo un nuovo livello di creatività al vostro modo di costruire le immagini. Sarete in grado di scattare da angolazioni e altezze diverse dalla vostra ripresa naturale, ed avrete un tasso di successo decisamente migliore quando realizzerete le vostre foto senza guardare nella fotocamera.
Mostrare scenari più ampi vi permetterà inoltre di inserire molti più soggetti nell’inquadratura dandovi l’opportunità di scattare fotografie con più storie nel fotogramma. Il vostro 21mm registrerà tutto quello che c’è di fronte alla vostra fotocamera senza però distorcere troppo le linee architettoniche come spesso accade nei grandangoli più estremi.
Un altro grande vantaggio del 21mm è che sarete in grado di mettere a fuoco molto più velocemente. Scattare in fuoco zonale o iperfocale con diaframmi come f/8 o f/11 vi permetterà di poter contare su una grandissima profondità di campo. Le zone saranno così ampie che sarà davvero difficile perdere la messa a fuoco. Naturalmente con un obiettivo di questo tipo dovrete dimenticarvi sfocati eccessivi o effetti bokeh.
Un obiettivo grandangolare significa anche lenti più piccole. I Grandangoli sono più leggeri e più discreti rispetto agli obiettivi zoom con un range di focali simili.
Questa caratteristica è molto utile per chi come me vuole passare inosservato, senza contare il fatto che un obiettivo più piccolo e leggero permette di faticare molto meno durante lunghe sessioni di Street Photography.
Il 21mm ha anche un altro vantaggio. La sua natura di grandangolare aggiunge ancora più dramma alla scena. Cieli immensi, architetture imponenti rafforzeranno notevolmente l’impatto e l’atmosfera delle vostre immagini.
Dopo due giorni di intenso utilizzo sono già innamorato di questo obiettivo. Sarà difficile decidere quale fotocamera portare con me durante la prossima sessione di Street: La Leica Q con il suo tagliente 28mm o la M-P con il più selvaggio 21mm ?
Probabilmente porterò entrambi. Dopo tutto stiamo parlando di fotocamere Leica. Talmente piccole che entreranno entrambe nel mio zaino.
Eolo Perfido Street Photography: www.walkingphotographer.net
©Eolo Perfido